ROMA allo sbando !

Veramente la prima ( e speriamo l'ultima di stesse capacità e rappresentatività per ROMA ) Cittadina RAGGI ha "confessato" FUORI ( dal mio ) controllo, ma il titolo rende meglio secondo Noi lo stato della Capitale. La Raggi e i 5st ( ci siamo sempre chiesti ma che nome è per un movimento POLITICO ) SI LAMENTANO perchè SALVINI NON vuole che siano "sganciati" ulteriori milioni di Euro per una Capitale ridotta in questo miserevole stato. Ma come si fa a chiedere ulteriori finanziamenti per una Capitale con un Sindaco che non controlla nulla e ogni giorno fa trovare i Romani dinanzi a un "accrocco"  amministrativo. E' di ieri la notizia, confermata, che i 70 nuovi bus istraeliani, usati in servizio a Tel Aviv, ordinati per dare un segnale di buon governo comunale e un intrevento necessario a un trasporto pubblico sempre più inadeguato e vicino al collasso, sono fermi nei depositi ATAC perchè sono euro 5 e non euro 6 e non possono essere reimmatricolati perchè in queste condizioni una nuova reimmatricolazione violerebbe  le direttive comunitarie. L'ATAC, L'Azienda comunale del trasporto pubblico locale, fa sapere che del caso si sta ora occupando il fornitore. Intanto si apprende che per questi mezzi è stato già versato un anticipo pari al 16% dell'importo previsto e il costo per il nolo, manutenzione compresa è di circa 500mila euro al mese. Un danno grave per le già esangui casse comunali. E la RAGGI vorrebbe ulteriori finanziamenti per ROMA così amministrata. Poi dicono che SALVINI non ha ragione a negare questi ulteriori milioni di Euro per questi "amministratori" di Roma Capitale. MA ci facciano il favore !

ALLA FACCIA DELLE DOMENICHE ECOLOGICHE

.Alla fine della ( cosiddetta) domenica ecologica di roma viene spntanea una riflessione: con i cassonetti dei rifiuti trabocanti e ributanti al loro esterno RIFIUTI DI OGNI GENERE su i marciapiedi e su le strade di ROMA la Sindaca 5st RAGGI ha PROCLAMATO la domenica ecologica per la Capitale ! NON sarebbe stato meglio dare lo STESSO SEGNALE magari con una raccolta STRAORDINARIA di "immondizia" ? QUESTO sarebbe il "Nuovo" che reclamano di rappresentare i 5ST ?




 














Come i VECCHI, molte chiacchere, molto web, AZIONI e PROVVEDIMENTI demagogici e...virtuali. POI DICE perchè NON C'E' DA FIDARSI DEI "GRILLINI" ( Invero SEMPRE PIU' COMICI come il Loro garante/illuminato ). ABBASSO I 5ST. La Politica ai Cittadini Onesti. maturi e responsabili. E POI la smettessero DI DIRE che le COSE che "dicono" di fare le hanno CHIESTE GLI ITALIANI. Dicano casomai ( anche SE in calo vertiginoso ) che le hanno chieste gli Italiani CHE LI HANNO VOTATI. NON GLI ITALIANI in generale che SONO Molti, Molti, Molti DI PIU' !

I

Neve e pioggia le terre piagate dal terremoto ancora sotto. E' ora di dire BASTA !

UNITI PER L'ITALIA E LA FEDERAZIONE DEI MOVIMENTI LIBERI E INDIPENDENTI SOVRANITA' POPOLARE, non potranno tollerare ancora una volta l'insipienza e la superficialità che i rappresentanti del governo e delle regioni hanno dimostrato e dimostrano nelle emergenze e nelle le zone già colpite dai terremoti e che si stanno verificando nei paesi che sono messi in ginocchio dalla neve che scende copiosa e dalle temperature tra i meno 12 e 16 gradi e in previsto ulteriore abbassamento. Isolate migliaia di persone in umbria, marche, lazio e abruzzo. il senso di precarietà, di insicurezza, di terrore dominano di nuovo queste terre disgraziate, piegate dalle calamità naturali. nessuna dichiarazione ufficiale o servizio televisivo di facciata, può dare il senso tragico della realtà delle cose come i nostri concittadini del lazio, abruzzo, marche ed umbria che sono di nuovo rimasti imprigonati nei borghi terremotati. e allora uniti per l'italia chiede: dove sono i commissari di governo per la ricostruzione e le emergenze nominati con pieni poteri per queste disgraziate regioni ? perché le nuove urbanizzazioni non sono state, in massima parte, ancora testate per climi molto rigidi e si deve ricorrere ancora una volta alla disponibilità e buona volontà dei cittadini per risolvere i loro problemi personali e familiari ? che fine hanno fatto le ingenti disponibilità economiche anche provenienti dalle generose donazioni degli italiani, messe a disposizione per la ricostruzione e per i provvedimenti di difesa di queste nobili e sfortunate popolazioni, dalle condizioni orografiche ormai certe e riconosciute come da quelle atmosferiche invernali ? il presidente del lazio zingaretti, certo impegnato nella pur importante contesa per la scelta del nuovo segretario del pd come gli altri organismi interessati locali e nazionali, inspiegabilmente improduttivi, come si vede, per la soluzione di queste problematiche che dovevano affrontare seriamente e concretamente, diano delle risposte convincenti e plausibili. altrimenti chiediamo come nuovi movimenti per il rinnovamento della politica, ne traggano le immediate conclusioni per le loro inettitudini e deficienze di governo, con le personali dimissioni da questi incarichi. e il governo nazionale del movimento "onestà, onestà" dei 5st che si prepara a tacitare aspettative e richieste di governabilità certa dei cittadini bisognosi, con una pioggia di denaro che quasi per beffa viene individuato come "reddito" di una cittadinanza come si vede anche in queste situazioni assolutamente disconosciuta, e quello della lega che almeno come partito del nord avrebbe dovuto dimostrare più efficienza e organizzazione per questi eventi, anche ordinariamente testati nei loro territori di origine, dove sono ? che fanno ? anzi, che hanno fatto sino ad ora ? ORA però si pensi immediatamente a soccorrere e aiutare i nostri concittadini in tremende difficoltà. Meno "chiacchere", anche in tv e più fatti. Fare intervenire chi ha dato sempre veramente prova di efficienza generosità e capacità operativa. Impegnare come al solito, l'Esercito italiano a intervenire immediatamente prima che le condizioni atmosferiche e orografiche, con l'avanzare dell'inverno possano peggiorare, con mezzi adeguati; con un comando unico e competente insieme alle formazioni nazionali e locali delCai, delle guide locali, per meglio individuare le zone di più elevata criticità e se necessario usare anche l' Aviazione militare e civile, con il lancio con aerei o elicotteri di generi alimentari. Anche per gli animali. Però con questi Politici, anche i cosiddetti inefficaci e inefficienti Nuovi, i cittadini italiani devono prendere provvedimenti seri con il metodo democratico di partecipare a tutte le elezioni, a partire da quelle comunali che più direttamente loro interessano, per esprimere il loro giudizio assolutamente negativo e porsi loro stessi alla guida dei loro comuni, delle loro regioni e dell'Italia. Partecipare con i nuovi Movimenti per questo sorti e per questo operanti. Inchieste televisive e rimostranze da bar consolidano solo il deprecabile stato delle cose e permettono a tutti i partiti politici dell'attuale sistema di potere di sopravvivere per la cura dei soli loto interessi

*Intervento della SPN del Movimento politico UNITI per L'ITALIA della Federazione SOVRANITA' POPOLARE ( 03 01 2019 )

Tanti Auguri di buon Natale a tutti voi e alle vostre famiglie,che vi porti tanta gioia e serenità.Questa festa molto importante si festeggia da sempre con la famiglia,il vero e unico motivo per cui viviamo e facciamo molti sacrifici. Purtroppo ci  sono molti problemi da risolvere per migliorare il nostro amato paese e la nostra vera forza per affrontarli si chiama FAMIGLIA. Mi auguro che questo Natale ci porti a tutti noi molta pazienza e tanta voglia di fare, noi di Uniti per l'Italia da tempo stiamo lavorando per migliorare la struttura Politica e Organizzativa di tutto il territorio Nazionale.Sono sicuro che insieme faremo il possibile per arrivare a dare una vera mano ai cittadini che vivono nella totale disperazione, questi sono i veri problemi che dobbiamo affrontare e lavorare con grande impegno e professione.                Grazie a tutti e di nuovo AUGURI DI BUON NATALE.                                          IL PRESIDENTE SERGIO CAPPELLETTI

                                         MOVIMENTO POLITICO UNITI PER L'ITALIA

Il MOVIMENTO UNITI PER L'ITALIA è un'Associazione Culturale e Politica per l'applicazione e la diffusione dell'ideologia liberale, al fine di difendere la vita, la libertà e la proprietà di ciascun individuo all'interno di un sistema di libero mercato, contro qualsiasi tipo di aggressione o imposizione coercitiva.

L'Associazione ha Sede Nazionale Sociale Legale, Amministrativa e Politica nel Comune di ROMA in viale Libia N.160 00199. Possono essere istituite anche altre Sedi Internazionali, Regionali, Provinciali e Periferiche.

Il Movimento, che su decisione del Direttivo può mutare la sua forma in Partito, ha ragione di esistere fino allo scioglimento e dimissioni dell'intero Direttivo Nazionale stesso, ed ha il proprio contrassegno descritto sulla scheda tecnica allegata allo Statuto.

L'Associazione "UNITI PER L'ITALIA" ha lo scopo di attuare un programma politico che, sulla base dei principi di libertà, democrazia, giustizia, solidarietà sociale, merito ed equità fiscale, si ispira ai valori della tradizione nazionale liberale e popolare, in coerenza con la scelta di partecipazione dell'Italia al progetto di coesione politica ed economica anche in ambito europeo.

Il Movimento "UNITI PER L'ITALIA" promuove, nel rispetto dell'indipendenza e dell'unità nazionale, la pacifica convivenza tra popoli, stati, etnie e confessioni religiose.

Il Movimento attua il proprio programma attraverso l'azione politica dei suoi aderenti, dei suoi sostenitori e simpatizzanti, e di tutti coloro che si riconoscono nei progetti di partecipazione all'Amministrazione e al Governo del Paese, anche solamente attraverso l'espressione del proprio voto, in occasione delle consultazioni elettorali cui "UNITI PER L'ITALIA" prenderà parte con la presentazione di proprie liste di candidati.

"UNITI PER L'ITALIA" ha pertanto, come principale scopo, la partecipazione con liste di propri candidati anche in collegamento, in unione o in via congiunta con altre forze e formazioni politiche, alle consultazioni elettorali che si terranno per il rinnovo del Parlamento nazionale, per l'elezione dei Presidenti delle Regioni e per il rinnovo dei Consigli regionali; inoltre per l'elezione dei Sindaci e per il rinnovo dei Consigli comunali, per l'elezione dei componenti italiani al Parlamento europeo, e per l'elezione dei componenti di ogni altro consesso politico o amministrativo di cui è previsto il rinnovo elettivo.

Il Movimento "UNITI PER L'ITALIA" riconosce e rispetta i principi Costituzionali della Repubblica Italiana. Promuove e divulga l'insegnamento dell'uguaglianza dei popoli nella democrazia, ripudia la guerra e qualsiasi forma di violenza sia essa fisica, psicologica o morale, senza distinzione di razza, età, etnia, sesso e religione.

Il Movimento "UNITI PER L'ITALIA" inoltre si batte affinché siano riconosciuti e rispettati i seguenti valori: l'uguaglianza, il rispetto per i diritti umani, i diritti sociali e civili, i diritti morali e di giustizia. Il movimento riserva inoltre una particolare attenzione per la famiglia, il lavoro, l'istruzione pubblica, la tutela dell'ambiente, la ricerca medico/scientifica, lo sviluppo tecnologico, la rivalutazione su tutto il territorio nazionale dei beni storici ed archeologici, la cultura, lo spettacolo, il turismo ed il rispetto dei popoli di etnie diverse.

In materia di lavoro, "UNITI PER L'ITALIA" adotta il seguente principio: una risorsa-lavoro deve essere accettata per le sue qualità tecniche, culturali e per la conoscenza del lavoro da compiere. Nei propositi del Movimento deve essere abolito, nell'offerta di lavoro, ogni riferimento al sesso, età anagrafica, etnia e qualsiasi altra discriminazione riferita alla Persona.

" UNITI PER L'ITALIA " è un Movimento politico autonomo e indipendente in grado di proporsi come luogo di partecipazione, di elaborazione e di confronto democratico, e intende prescindere da qualsiasi condizionamento politico, etnico, religioso, sociale ed economico.

Il Movimento può concorrere alle competizioni politiche, elettorali e referendarie a qualsiasi livello, anche attraverso il raggruppamento con altre forze politiche, sociali e culturali, previa specifica ed espressa autorizzazione - e nei limiti anche temporali della delega scritta - che dovrà essere di volta in volta rilasciata dall'Esecutivo Nazionale.

Il Movimento si riconosce nelle radici delle grandi culture riformiste Liberali, Socialiste e Cristiane; delle grandi culture democratiche internazionali, della solidarietà sociale e familiare, della giustizia sociale, dell'economia di mercato, della libertà individuale e del buon governo e, in generale, nelle radici di tutte quelle culture attraversate dalle grandi tematiche dei diritti civili e della giustizia, come ad esempio la questione morale e i nuovi diritti di cittadinanza, e cioè in tutti quei grandi movimenti democratici che su questi temi hanno dato il loro contributo.

"UNITI PER L'ITALIA " intende integrare i tradizionali valori di libertà, uguaglianza, legalità e giustizia con i nuovi valori del nostro tempo: pari opportunità, sviluppo sostenibile, modernità e tecnologia, autogoverno, solidarietà e sussidiarietà, responsabilità, iniziativa, partecipazione ed europeismo.

"UNITI PER L'ITALIA" traguarda la globalizzazione sociale dei popoli nel contesto del rispetto reciproco, e nel quale la libertà, la giustizia ed il lavoro costituiscono i pilastri di un nuovo modo di essere Società civile.

Nell'attuale momento storico e sociale della Repubblica Italiana, altre iniziative considerate prioritarie dal Movimento sono: la riforma dello Stato e della Pubblica Amministrazione, un efficiente federalismo, lo sviluppo di una sana economia di mercato, la realizzazione di uno Stato di diritto finalmente libero da conflitti di interessi, ed inoltre una divisione tra i poteri dello Stato per una concreta autonomia di ciascuno di essi.

"UNITI PER L'ITALIA" auspica uno sviluppo sociale basato non solo sulle regole del commercio, ma anche su interventi correttivi per renderle più favorevoli ai Soggetti più deboli, specie nei paesi e nelle aree territoriali più povere ed arretrate, favorendo un'equa ripartizione delle risorse. Alla globalizzazione dei mercati, "UNITI PER L'ITALIA" mira a far corrispondere una reale libera concorrenza, specialmente per la globalizzazione nel campo dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

"UNITI PER L'ITALIA", in termini necessariamente riassuntivi e comprensibili per i cittadini, in particolare, intende operare per un percorso politico di intervento sulle seguenti criticità, quasi ormai patologiche, per un corretto funzionamento delle strutture che caratterizzano il "Sistema Italia":

La rivalutazione del ruolo della classe media;
La risoluzione del problema del lavoro per tutti, e in particolare per i giovani;
La tutela dei Pensionati;
La riorganizzazione del Sistema sanitario nazionale;
La formulazione di criteri per la selezione della classe dirigente, e la sua formazione
Il Censis, che dal 1964 studia l' Italia tra economia e sociologia, esplicita senza falsi buonismi la situazione del ceto medio italiano "ormai corroso": la crisi sembra avere diffuso un atteggiamento generalizzato di "attendismo cinico" nella scala sociale, nella quale il 60 percento degli italiani ritiene che chiunque possa finire in povertà. Un atteggiamento, quest'ultimo, ove prevalgono immobilismo e diffidenza verso le regole: in pratica quello che il Censis, senza troppi giri di parole, definisce la filosofia del "bado solo a me stesso". Un egoismo brutale eletto a paradigma di vita e dei rapporti interpersonali e sociali.

Così, mentre il ceto medio precipita sempre più facilmente verso condizioni di povertà, le ripercussioni sociali e politiche di questa caduta diventano preoccupanti: in questo contesto sfavorevole anche le situazioni di esclusione sociale hanno creato un clima di latente, anzi di alta tensione, sempre più palpabile nelle periferie italiane. Un clima che agita e mette continuamente in discussione lo stesso spirito di convivenza civile del Paese.

"UNITI PER L'ITALIA" ritiene prioritario l'impegno politico per traguardare la ricostruzione e il consolidamento della classe sociale individuata come "ceto medio", annientato dalle tasse. Il ceto che da "asse portante" e fattore di equilibrio sociale, quel vero e proprio Soggetto cui ancorare lo sviluppo negli anni della crescita economica e dell'ingresso nell' élite delle nazioni più industrializzate, è stato letteralmente preso d'assalto da una politica fiscale esosa e ingenerosa. Dati ufficiali alla mano, più della metà dell'Irpef, cioè dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, grava sulle tasche di lavoratori, pensionati e imprenditori; senza considerare il peso delle ulteriori tasse e balzelli: dalle addizionali regionali e comunali ai contributi sociali, dall'IMU alle ritenute sui risparmi, dalle accise sui carburanti all'Iva sulle bollette e sui consumi. Insomma, il ceto medio italiano è stato progressivamente impoverito sotto la mannaia del fisco.

Contemporaneamente, si è avviata una polarizzazione dei redditi e la conseguente creazione di grandi ricchezze da un lato, e di una nuova grande povertà dall'altro. La Politica trova di fronte a sé sempre più famiglie del ceto medio disagiato e impoverito dalla crisi economica, senza speranze di prosperità e di benessere per figli e nipoti. Ma si trova anche davanti a schiere di giovani senza lavoro, in bilico tra la minaccia di un sempre maggior numero di migranti, e le entrate degli stipendiati che non bastano più.

A questa situazione di fatto, "UNITI PER L'ITALIA" si impegna a dare in fretta delle risposte chiare, che rispondano concretamente all'origine della protesta, in particolare del ceto medio massacrato da un rigore cieco e mal indirizzato imposto dai nostri Governi e da Bruxelles. Non servono i tagli lineari senza un senso definito, ma serve senza indugi un nuovo sistema di welfare per le famiglie in difficoltà per far ripartire l'Italia.

Oltre la metà degli italiani, infatti, si considera oggi "ceto popolare" o "classe operaia", e solo il 42 percento sente di appartenere al "ceto medio". Undici anni fa, nel 2006, il rapporto era ribaltato: il 53 percento degli italiani si definiva ceto medio, e il 40 percento ceto popolare. La risposta di "UNITI PER L'ITALIA", per ricreare le condizioni della ricostruzione della classe sociale portante della nostra società, dovrà essere quella di una politica economica che tenga conto di tutto questo, in luogo del conflitto odierno tra lassismo monetario e austerità fiscale. Una Politica che abbia come scopo la creazione delle condizioni per un mercato del lavoro efficiente e per Istituzioni che funzionino, tra le quali ricordiamo quelle più importanti come Scuola, Giustizia e Sanità, che oggi si trovano letteralmente a pezzi.

Per tutto questo, è sempre più necessario riportare denaro alle famiglie. Dobbiamo restituire piena agibilità alla classe media italiana, le cui condizioni costituiscono il vero indice di ricchezza di un Paese. I salari dei dipendenti italiani sono tra i più bassi d'Europa e questo è un problema che deve essere urgentemente affrontato e superato. Perché è proprio la classe media quella che maggiormente acquista, attivando quindi consumi e generando ricchezza. E allora, sarà impegno e cura nell'azione di Governo di "UNITI PER L'ITALIA" trovare tutte le condizioni e risorse necessarie per una ripresa della fiducia. A partire dal risparmio, che deve essere considerato come un Asset economico del Paese e, per questo, dopo la pesante riforma delle rendite finanziarie con tanto di mini patrimoniale, agevolarlo anche fiscalmente.

Inoltre occorre vigilare per mantenere bassi i tassi di interesse perché, una volta incentivata la classe media verso i consumi, il loro successivo innalzamento danneggerebbe le famiglie. Questo è esattamente quello che è già successo e che ha fortemente contribuito a determinare la crisi dal 2008. Per questo occorre fermare questa crisi ormai consolidatasi negli anni, partendo da una rivoluzione del sistema fiscale che rilanci la classe media ed un fisco più equo e più giusto. In pratica, restituire agibilità alle famiglie italiane, un problema che deve essere superato in tempi brevissimi. Il presupposto di questi molteplici interventi passa attraverso una fiscalità locale rimodulata e meccanismi efficaci per ridurre l'evasione fiscale, tra i quali il rafforzamento e soprattutto l'applicazione certa e ben indirizzata delle sanzioni.

L'altro tema che "UNITI PER L'ITALIA" intende affrontare e risolvere con soluzioni fin da subito percorribili, è il problema del lavoro. A furia di pensare ad astruse e surreali interpretazioni di rifacimento dei dettami costituzionali, il Governo si è visto bocciare sonoramente - e a ragione - il referendum per l'abolizione del Senato, uno dei veri pilastri della Sovranità popolare. Possono invece rivelarsi molto più utili iniziative popolari ben diverse: tanto per citarne una, quella che riguarda il diritto al Lavoro, tema portante che i Padri costituenti avevano già pensato come caratterizzante i diritti elementari degli Italiani. Il diritto al lavoro, e naturalmente il dovere di svolgere un lavoro.

La nostra Repubblica non è forse fondata sul lavoro? La risposta affermativa, nei fatti, non è mai stata data a sufficienza. Per "UNITI PER L'ITALIA" ogni cittadino possiede il diritto a svolgere un lavoro. Tale diritto, per lo "scempio" governativo ed amministrativo prodotto da quasi tutti i Governi che si sono succeduti sino ad oggi, è stato (ed è) nei fatti negato. Soprattutto e sempre di più ai giovani. Non sarà certo un "reddito di cittadinanza", come propongono demagogicamente alcune forze politiche, a risolvere la questione. Perché il reddito è direttamente dipendente da un lavoro, appunto: perciò non prima il reddito, ma prima il lavoro.

E intanto nella babele di un sistema che si dibatte tra il Ministero del lavoro e le svariate e molteplici agenzie, con iniziative tipo: "voucher" o "Jobs act", nel quale anche i più esperti e smaliziati interpreti di settore fanno ormai fatica a ritrovarsi, "UNITI PER L'ITALIA" propone un cammino di semplificazione e di utilità.

Per esempio, attuare in primis un sistema informatico unitario per le politiche del Lavoro, in modo da incrociare di più e più compiutamente la domanda e l'offerta. Un quadro in cui il Ministero, l'Aspi o un nuovo Ente magari creato ad hoc solo per la start up, possa garantire un lavoro temporaneo a chiunque ne faccia richiesta. Prevedendo nel periodo successivo di disoccupazione in attesa del reimpiego, per esempio, una indennità di disoccupazione (ma non di reddito "sic et simpliciter" !) comunque percepita anche da chi è in attesa di un primo impiego, e con la quale attuare una riqualificazione professionale del soggetto.

In pratica, non limitare comunque l'aspirazione a svolgere il tipo di lavoro che ognuno ritiene congeniale alla propria persona e personalità; ma intanto avere la possibilità di prepararsi a svolgerne uno.

In un tale contesto i lavori cosiddetti "socialmente utili" e di pronto impiego, soprattutto ai livelli amministrativi comunali e sociali, non potranno più essere considerati come un ripiego, o utili a mantenere occupazione a "salario figurativo". Altre forze, invece hanno costruito su questo percorso "il reddito di cittadinanza" o, come si dice oggi, "il lavoro di cittadinanza"; ma la nostra proposta ha il pregio di essere facilmente attuabile in tempi confacenti. Ovvio che le risorse dovranno reperirsi a valle di una "spending rewiew" oculata, finalmente seria e tutta da applicare, e che ha delle percorribilità immense visto lo spreco di risorse pubbliche che a tutt'oggi imperversa tra i reggitori della nostra Repubblica, qualsiasi il "colore" politico che essi rappresentano.

L'altro grandissimo tema a cui dare un segnale di estrema attenzione è quello dei Pensionati italiani. Per costoro, "UNITI PER L'ITALIA" propone in primis l'immediata attivazione presso il Governo per ottenere l'applicazione della Sentenza della Consulta del 2015, che sbloccava la contingenza per gli anni 2012, 2013 e 2014, e che il Governo Renzi ha restituito nella misura di poco meno del 20% del dovuto, nell'agosto del 2015; ed inoltre prendere finalmente in considerazione la detassazione dei pensionati italiani come avviene quasi in tutti i Paesi europei, al contrario dei nostri Pensionati tartassati dalle tasse inique.

Infine, ma non certo per ultimo, va intrapreso con decisione un intervento sul Sistema Sanitario Nazionale oggi balzato prepotentemente e sciaguratamente agli onori delle cronache, per lo stato di disfacimento e pressappochismo ormai addirittura ordinario nella grande maggioranza delle strutture pubbliche sul territorio nazionale. Specialmente a causa della disonestà personale, a livello amministrativo e professionale di molti dipendenti, anche di vertice professionale e funzionale, addirittura sorpresi figurando in servizio grazie a firme di false presenze nel luogo di lavoro stabilito. E invece in tutt'altre faccende affaccendati, fuori in altri impegni lavorativi personali, o addirittura dopolavoristici.

E allora per questi reati e per queste figure disoneste, "UNITI PER L'ITALIA" chiede l'applicazione di provvedimenti severi ed ultimativi, una volta acclarate le responsabilità, ma in tempi brevissimi con l'impegno dei Magistrati inquirenti e giudicanti, anche perché tutto questo stato di intollerabile malcostume, oltre a far gravare i costi sulla collettività, si riversa a tutto danno dei Pazienti, che pagano regolarmente le tasse ma di certo non ottengono i Servizi corrispondenti. Che anzi, di Servizi non ne ottengono proprio.

Nel nostro Paese assistiamo a sprechi enormi mentre ci sono i centri di eccellenza che non dispongono di finanziamenti importantissimi, come per esempio per la ricerca e la strumentazione adeguata. Sono tantissimi i cittadini italiani che hanno avuto pessime esperienze, e al tempo stesso italiani che tessono le lodi di quell'ospedale o di quel reparto, per l'assiduità e l'abnegazione del Personale nonostante tante mancanze. Per tutto e questo, e molto altro ancora, occorre riorganizzare in fretta tutto il Sistema Sanitario Nazionale prendendo esempio da tutto quello che già ora funziona bene, e in qualche caso benissimo; ma bisogna procedere immediatamente sulla via del risanamento senza esitazioni o sudditanze, cercando di fare presto e bene per la tutela di tutti gli interessati e per gli interessi della collettività.

Cari Cittadini, finalmente in tutta Italia ci stiamo organizzando politicamente. Il ruolo del nostro Movimento è quello di ascoltarvi per condividerne i problemi,conoscere il bisogno dalla base al mero fine di aiutarvi nei limiti del possibile, proponiamo un messaggio di umiltà, in cui il politico non deve prevaricare ma essere allo stesso livello di tutti voi . Ci poniamo al vostro fianco per costruire insieme un futuro migliore per i nostri figli. Per rendere concreto l'ascolto ,proponiamo campagne d'incontri,sia diretti che on-line, convegni seminari e simili,in cui il cittadino sia parte attiva nelle scelte politiche nazionali.                                                                                                             Il Presidente Rag. Sergio Cappelletti

Segreteria Nazionale                                                 

      Viale Libia 160,  Roma 
Segretario Politico Nazionale           Cav. Giulio Giovannini                                  giuliogiovannini46@alice.it

 

         Presidenza

       Viale Libia 160, Roma
             Presidente                             Rag. Sergio Cappelletti                    

sergio.cappelletti67@libero.it                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Segreteria Amministrativa

         Viale Libia  160, Roma                                                                                               Segretario Amministrativo Nazionale              Dott. Maurizio Dentini                                                                                                                                                                                        

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